BERNALDA: Il Demanio cede al Comune dieci immobili di pregio – Matarazzo: «Dovrà essere indicata la finalità dell’utilizzo» – I beni saranno acquistati a titolo graturito –

IMG_0192-viIl Comune di Bernalda diventerà proprietario, a titolo non oneroso, di beni immobili, ricadenti sul suo territorio, che, finora erano di proprietà demaniale. Su 27 richieste, formalizzate, dal Municipio, al tempo dell’ultimo commissariamento prefettizio, solo dieci sono state approvati dallo Stato (due a Bernalda, otto a Metaponto). 10668653_697087623701355_5292945852302607684_oNel corso del dibattito consiliare, che ha approvato coi voti della maggioranza di Centro, la delibera di acquisizione dei nuovi beni, (astenute le due opposizioni di centrodestra e del Pd), il presidente del Consiglio Nicola Benedetto, presentando il punto da discutere, ha rilevato «l’utilita dell’attribuzione degli immobili per l’intera comunità», assicurando che «non diventeranno cattedrali nel deserto». Nella sua relazione tecnica, l’assessore al Bilancio, Francesca Matarazzo, ha dichiarato che il Comune dovrà ora «indicare le finalità dell’utilizzo dei beni, che acquisirà in maniera gratuita». Nella delibera si fa riferimento a destinazioni pubblico-sociali, ad uso diretto o indiretto della collettività (scuole, musei, biblioteche, parchi e altro). $(KGrHqYOKkQE3tSu-pqJBN8dtUq8Gg~~_35Fra i beni immobili di Bernalda spicca l’edificio dell’ex Acquedotto, in via Cairoli, mentre su Metaponto vi sono l’immobile della scuola elementare, alcuni terreni ex demaniali, l’area del parco giochi, la struttura dove sorge la delegazione comunale e la scuola media. Il capogruppo di minoranza del Pd, Gennaro Collocola, ha ricordato «che il Comune di Bernalda ha tempo tre anni per completare i progetti di destinazione, altrimenti i beni torneranno al Demanio. Sarebbe quindi opportuno stabilire un rapporto diretto con il Demanio, per avanzare richieste di varianti urbanistiche relative ai terreni da trasferire. I beni acquisiti, infatti, vanno valorizzati. Ad esempio, l’ex sede dell’Acquedotto è pericolante e, perciò, si potrebbero destinare dei fondi per la sua ristrutturazione e manutenzione». Il capogruppo di Svolta di Centrodestra, Franco Carbone, ha invece chiesto «una relazione tecnica che illustri lo sta-to di salute di ogni bene che il Comune prenderà in carico». L’assessore Matarazzo ha risposto, dicendo che col Demanio non è facile interloquire, ma che un primo dialogo è già stato aperto». L’assessore all’Ambiente, Vincenzo Grippo, (Bernalda e Metaponto al Centro), ha chiarito «che quella col Demanio è una partita delicata, su cui tutte le Amministrazioni hanno cercato di spendersi. Qualche tempo fa uno studio del giornale “Il Sole 24 ore”, mise in evidenza proprio la ricchezza dei beni sul territorio di Bernalda». Secondo il consigliere democratico Angelo Troiano, «i benefici saranno per tutti i cittadini di Bernalda. In origine la valutazione è stata solo tecnica. Oggi, la questione è diventata politica. Occorre, perciò, evitare fallimenti, concertando assieme i processi da attuare». Chiudendo il dibattito, il sindaco Domenico Tataranno ha informato il Consiglio «che è stato avviato un contatto con la sede romana del Demanio, al fine di tornare in possesso del nostro territorio».

FONTE: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – di Angelo Morizzi –

 

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